IL FILO

Pubblicato il da Luca Lapi

MA QUELLE SONO BOMBE!

Il 30 Dicembre 1943 mi trovavo ad assistere nel refettorio i ragazzi "interni" (ne avevamo un gruppetto). Sentimmo tutti i rumori degli aerei che si avvicinavano. Non ci facemmo caso. Molte altre volte tutto questo era accaduto. Ricordo che io guardai il cielo dalla finestra (il refettorio era al primo piano e la finestra dava sul cortile) e vi scorsi come grappoli di qualcosa che cadeva. Rientrai, ma immediatamente per un certo ritorno di pensiero mi dissi:"Ma quelle sono bombe!". Gridai ai ragazzi:"Ragazzi, le bombe! Tutti in cortile e sdraiati per terra". Vi si precipitarono.

Arrivarono gli scoppi (in via aerea la distanza dai ponti ferroviari sulla Faentina al Crocifisso è molto breve). Li sentimmo vicinissimi e qualche scheggia volò anche dentro il nostro cortile. Io, insieme, tra gli altri, a don Gasperi, don Raddi, e don Roberi ci recammo sul posto e quando, dopo alcune ore, tornammo, demmo notizia di un primo bilancio sommario delle vittime: circa 100.

Smarrimento, dolore, paura (ogni volta che suonava l'allarme, o di giorno o di notte, andavamo sui bastioni della Sieve. Il più lontano possibile dai luoghi abitati) e perseveranza, ugualmente, nel compiere il dovere di ogni giorno, generosità, aiuto reciproco, affidamento al Signore e fede che tutto questo nei piani di Dio avesse un senso.

Don Paolo Natali

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